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sabato 22 ottobre 2016

“Legramandi e il curriculum taroccato”

“Legramandi e il curriculum taroccato” 


Il Corriere del Veneto/Verona ha ripreso il nostro video in cui dimostriamo il falso nel curriculum di #Legramandi, che parla di “errore di trascrizione” 



venerdì 21 ottobre 2016

Michele Croce lancia il “Idee X Verona2017”

Michele Croce lancia il “Idee X Verona2017” 


Verona – 17 ottobre 2016 – Un mese dopo il “Barbeque Party” che lo scorso 30 settembre ha richiamato allo Sporting Club Verona oltre 500 veronesi, Michele Croce, candidato sindaco della coalizione di liste civiche “Verona Pulita“, lancia il “Idee X Verona2017” che si terrà nel loggiato della Gran Guardia di Verona sabato 29 ottobre dalle 14 alle 22


“Idee X Verona2017” sarà un evento aperto a tutti in cui verranno installati, all’interno della Gran Guardia, sei “point“, tanti quanti sono i punti del programma “1.0” di Michele Croce. In questi luoghi i cittadini potranno leggere la piattaforma di base nata dal libro di Croce e arricchita dai contributi delle associazioni e degli addetti ai lavori. Sarà possibile poi lasciare il proprio contributo, cartaceo o digitale, che andrà ad emendare e arricchire il programma che, fino alle elezioni, sarà un costante “work in progress” su dei punti che, però, rimarranno ben saldi:
  • Sicurezza
  • Lavoro
  • Ambiente e Infrastrutture
  • Solidarietà
  • Cultura e Turismo
  • Città efficiente
Dopo i lavori ai presenti verrà proposta una “risottata” per salutarsi e darsi appuntamento al prossimo “Idee X Verona2017

giovedì 20 ottobre 2016

Elezioni amministrative 2017. Un sondaggio vede il centrodestra in vantaggio a Verona

Elezioni amministrative 2017. Un sondaggio vede il centrodestra in vantaggio a Verona
Elezioni amministrative 2017. Un sondaggio vede il centrodestra in vantaggio a Verona 

 Elezioni amministrative 2017. Un sondaggio vede il centrodestra in vantaggio a Verona
È la Lega Nord a diffondere i dati raccolti da Swg sulle prossime elezioni che si terranno nel capoluogo scaligero e che vede un netto calo di consensi per l'attuale sindaco Flavio Tosi

 Elezioni amministrative 2017. Un sondaggio vede il centrodestra in vantaggio a Verona

A Verona la Lega Nord sarebbe il primo partito, accreditato del 21%, in una coalizione di centrodestra attestata al 36%, che in vista delle elelzioni amministrative del 2017 si troverebbe in forte vantaggio rispetto a tutte le altre coalizioni in campo. Un drastico calo di consensi, invece, viene segnalato per il sindaco uscente Flavio Tosi, distaccato di quasi 17 punti percentuali. Questo è quanto emerge da un sondaggio recentemente elaborato da Swg e diffuso dal Carroccio.

L'analisi evidenzierebbe anche il bisgono di cambiamento espresso da buona parte degli intervistati, il 69% dei quali ha dichiarato che quando sarà il momento si recherà alle urne per esprimere la propria preferenza. Per il 37% delle persone che hanno partecipato alla ricerca inoltre, il profilo ideale del candidato sindaco è quello di un imprenditore, mentre il 25% è meglio un politico. 
Quanto ai nomi degli aspiranti sindaci - Paolo Tosato (Lega), Federico Sboarina, Alberto Giorgetti e Stefano Casali - l'indice di gradimento sondato da Swg è sostanzialmente simile.
"Ora studieremo nuove forme di coinvolgimento dei veronesi, anche attraverso un ricco calendario di gazebo nelle piazze e nelle circoscrizioni, per incontrare e parlare direttamente con i cittadini", annuncia la Lega Nord. "Insieme a Swg, inoltre, realizzeremo dei focus group per entrare sempre più nel merito dei dati e delle rilevazioni. Vogliamo ascoltare la voce della gente e garantire la migliore scelta per Verona".



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lunedì 27 giugno 2016

Come si governa a Verona

Come si governa a Verona 

 

Il sindaco Tosi ha capito fin da giovane che si governa coltivando gli interessi privati, gli unici che procurano subito voti e finanziamenti. Perseguire il bene comune e gli interessi collettivi spesso comporta più difficoltà che vantaggi e paga solo a lungo termine, spesso troppo lungo per goderne i benefici.

Flavio Tosi si mette in mostra la prima volta tra il 1991 e il 1992. Distribuisce, come tanti altri giovani i moduli per il Censimento. Il Comune di Verona ritarda i pagamenti dei compensi ai giovanotti, il nostro organizza un comitatino che sollecita e rivendica, il sindaco Sboarina alla fine paga e Tosi non può che riscuotere il consenso e il plauso che da sempre è dovuto al politico che si da generosamente da fare per il bene dei suoi camerati.
Nei primi anni Novanta a Verona c’era la Lega di Bonato e Ottaviani, di Signorini e Bertaso, di Flego e Comencini. Già allora con una spiccata inclinazione per le epurazioni e le divisioni che (già allora) facevano imbestialire il capo, Umberto Bossi. Flavio Tosi conosce i meccanismi del consenso fin da quando, agli esordi, s’è reso popolare nel suo quartiere – Borgo Venezia – facendo una battaglia per la sanatoria di balconi e verande.
Saltiamo a piè pari le iniziative contro zingari, barboni ed immigrati, come pure quelle a favore di nazi, ultras ed oltranzisti cattolici e veniamo ai nostri giorni con due temi scottanti: la Fondazione Arena e l’Arsenale.
Si era intuita fin dagli inizi l’antipatia di Tosi per i sindacati, a meno che non fossero disposti a chinare il capo al suo cospetto. Già nel 2007 agli impiegati e ai funzionari del Comune e delle Partecipate fu fatto capire in maniera inequivocabile che la nuova parola d’ordine era: “obbedire senza discutere”.
Nella vicenda della Fondazione Arena Tosi non si è mai posto il problema di come risollevare le sorti dell’ente lirico veronese, tant’è vero che a dirigerlo ci ha piazzato senza tanti complimenti un perito agrario.
Per il sindaco il problema era un altro; come scaricare sui dipendenti dell’ente lirico la responsabilità della gestione fallimentare degli ultimi 10 anni, con la perdita progressiva sia dei finanziamenti pubblici sia dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti. Mentre Salisburgo cresceva, Verona crollava. Chiunque abbia assistito recentemente a qualche spettacolo lirico non può che esserne uscito “sconcertato”.
Fuortes promette di salvare capra e cavoli con il suo piano, ma non si intravede nessuna nuova idea su come rilanciare uno dei “motori” principali del turismo veronese.
Sull’Arsenale abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto. I giornali di oggi scrivono, dopo 2 anni di scavi per il parcheggio, che sono stati scoperti degli importanti reperti romani e che si dovranno apportare alcune modifiche al progetto. C‘avimmo ‘a fa?
Quello che non è mai stato chiaro e che sopratutto non è mai stato deciso è quale utilizzo si vuol fare dell’Arsenale, una volta finiti i lavori di restauro. Al sindaco Tosi di cosa mettere dentro all’Arsenale interessa poco o nulla. Ancora meno gli interessa decidere quale sarà la nuova sede del Museo di Storia Naturale, attualmente smistata fra palazzo Pompei, Castel San Pietro e l’Arsenale.
A lui interessa firmare il contratto con Italiana Costruzioni, magari col consueto trucchetto dei lavori in due fasi, già sperimentato con il traforo. L’importante è blindare il contratto, che fra un anno ci sono le elezioni e servono tanti soldi.........

 

Raduno dell'estrema destra a Torri del Benaco. D'Arienzo: "Da annullare" „Raduno dell'estrema destra a Torri del Benaco. D'Arienzo: "Da annullare"

Raduno dell'estrema destra a Torri del Benaco. D'Arienzo: "Da annullare"
Raduno dell'estrema destra a Torri del Benaco. D'Arienzo: "Da annullare" 
 Raduno dell'estrema destra a Torri del Benaco. D'Arienzo: "Da annullare"Il Festival Boreal organizzato da Forza Nuova è stato autorizzato dal sindaco. Il deputato PD commenta: "Un grave errore che spero non abbia conseguenze peggiori dell'ospitare la propaganda fascista"



Raduno dell'estrema destra a Torri del Benaco. D'Arienzo: "Da annullare"A Torri del Benaco dall'1 al 3 luglio si terrà un raduno dell'estrema destra europea, il Festival Boreal organizzato da Forza Nuova e autorizzato dal sindaco Stefano Nicotra. Un'iniziativa da annullare secondo il deputato veronese del PD Vincenzo D'Arienzo che scrive: "Gli ospiti e gli eventi sono chiaramente la diffusione di temi cancellati dalla storia. I contenuti sono noti: perorare la causa della dittatura contro la democrazia, dell'intolleranza razziale e dell'aggressione culturale a chi non la pensa come loro".
"Come ha potuto il sindaco favorire una manifestazione di tal propaganda? - si chiede D'Arienzo - Sul suolo pubblico di un Comune repubblicano, si permette l'occupazione e lo svolgimento di giornate in cui prevale l'avversione razziale e l'estremismo politico. Sono state prese tutte le contromisure? E lo sforzo che devono sopportare le forze dell'ordine? Quanto denaro pubblico ci costa questa ostentazione di valori anti democratici? Quello spazietto è adeguato per ricevere e far soggiornare centinaia di persone che certamente turberanno la tranquillità dei residenti e dei turisti? Forse il sindaco avrebbe dovuto chiederselo. Spero non abbia commesso il grave errore di non pianificare anche i necessari controlli, ovviamente non a carico della Polizia locale. Sarebbe una beffa. Torri non può ospitare iniziative simili. In un momento turistico così importante per il Lago di Garda, che immagine darà Verona con manifestazioni simili? Se dovesse succedere qualcosa, si riesce in quel piccolo Comune a governare i rischi e la risonanza mediatica? Stupisce la faciloneria con la quale si affrontano temi simili: il significato di quel raduno e la pubblica sicurezza non possono essere gestiti a livello locale. Ho piena fiducia nelle forze di polizia e con buon senso si sarebbero potuti evitare loro rischi inutili. Un grave errore commesso dal sindaco che, spero, non abbia conseguenze peggiori di quanto non lo siano per il Lago ospitare la causa e la propaganda della nostalgia fascista".
Critiche rispedite al mittente dagli organizzatori che hanno definito il discorso di D'Arienzo intollerante e liberticida. Nessuna opposizione alla manifestazione neanche dai rappresenti degli albergatori del Lago di Garda. E per questo il deputato del PD chiosa: "La cosa che più mi colpisce è il buono tutto. Chi si recherà alla manifestazione fascista di Torri del Benaco è per la dittatura? Possono creare disordine? Esprimeranno valori razziali e antidemocratici? Qual è il problema, portano turisti e soldi, questo conta. Con certa gente, che peraltro ricopre anche ruoli importanti di rappresentanza di interessi, l'Italia europea non la costruiremo e meno ancora rafforzeremo la nostra democrazia. Comincio a pensare che a qualcuno pesa la libertà e la democrazia".


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